Eccoci qui a raccontate ancora una volta il grande successo di Polignano a mare alla Bit, la fiera del turismo di Milano. La novità di quest’anno è il riconoscimento del paese da parte di Booking come il paese più accogliente al mondo. Non entriamo nel merito del riconosciuto dato che i criteri che hanno portato al premio sono ben specificati e non riguardano assolutamente l’accoglienza del paese.

Del resto nessuna altra novità, se non la conferma del redbull Cliff diving a luglio per il decimo anno. Ci chiediamo. Ma è possibile che Polignano deve essere legata ad un evento sportivo organizzato da ente terzo? Se domani la redbull decide di cambiare location ( già successo in passato) cosa resterà di Polignano?

Quali sono le “battaglie” che l’associazione albergatori e le altre associazioni che hanno rappresentato il paese alla Bit hanno voglia di intraprendere per fare crescere turisticamente il paese?

Proviamo ad elencare qualche servizio fermo da anni:

– bike shering: fermo da circa 10 anni, finanziato dal SAC con 1milione di fondi pubblici

– Piano Coste: fermo dal 2015, delibera adottata dall’amministrazione Vitto

– Regolamento gite in barca: Tante barche offrono un servizio di visita alle grotte marine, ma quante sono realmente in regola?

– PUM: piano del traffico applicato circa 10 anni fa. Tante le modifiche, ma mai un accordo comune da conciliare le esigenze dei turisti e dei residenti.

– Servizio di navetta pubblica: In questi anni è stato attivato solo nel periodo estivo, poco pubblicizzato ma soprattutto con punti di fermata improponibili per i turisti.

– Tassa di soggiorno: Ogni anno il comune incassa una proficua somma derivante dai turisti. Perché non destinarla ai servizi turistici?

Sarebbe auspicabile che le associazioni di categoria prendessero in carico uno di questi problemi irrisolti, in collaborazione con le amministrazioni di turno, per poter finalmente dichiarare, “Polignano città turistica”.

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