Il consiglio di Stato si è pronunciato definitivamente sulla diatriba tra il comune di Polignano a mare e la teknoservice.
Il contenzioso riguardava un progetto presentato dall’azienda incaricata alla raccolta dei rifiuti in paese. La teknoservice presentava la realizzazione di un centro di raccolta rifiuti nella zona artigianale, dove è collocata la sede dell’azienda Torinese su via Conversano. L’amministrazione si era opposta riscontrando aspetti problematici dal punto di vista edilizio ed urbanistico. Il T.A.R. invece aveva dato parere favorevole, prendendo in riferimento il parere della città Metropolitana di Bari, diffondendo la notizia infondata di un eventuale risarcimento milionario. Il comune dunque si rivolge al consiglio di Stato.
Ora la parola fine e arrivata. “Con sentenza n. 3516 depositata il 5 maggio 2021, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Polignano a Mare ed ha definitivamente sancito la fondatezza delle ragioni che avevano indotto lo stesso Comune a respingere il progetto presentato dalla Teknoservice per la realizzazione di un impianto per il recupero rifiuti speciali nel territorio comunale. Evidenziando come il comune abbia esercitato legittimamente le proprie prerogative in tema di rispetto della disciplina urbanistica.” La sentenza definitiva del Consiglio di Stato.
Viene così resa giustizia all’attento lavoro degli uffici comunali e, in particolare, del SUAP, che avevano – sin da subito – rilevato quelle incongruenze nella presentazione del progetto.
“Si spera che a questo punto cessino le inutili strumentalizzazioni di una vicenda – le parole del comune dopo la pronuncia – che ha visto l’Amministrazione comunale orientata unicamente alla tutela dell’interesse pubblico e dei cittadini, come autorevolmente riconosciuto dal Consiglio di Stato.”