Tutta la costa di Polignano è a rischio idrogeologico. Una situazione che ormai si conosce da anni, non per ultimo il crollo di pezzi di roccia a lama Monachile l’estate scorsa. Da molto tempo si parla di investimenti economici necessari per salvare la costa polignanese. Il settore meno stabile è compreso tra Largo Ardito e Grotta Palazzese, con diffusi ed evidenti fenomeni di dissesto, ma anche per i versanti di lama Monachile e per il bastione di S. Stefano. In linea generale l’intera costa alta di Polignano, e non solo quella urbanizzata, presenta condizioni di pericolo.
Finalmente lo stralcio 2020 del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico 2020 (Piano stralcio, Dl 76/2020), prevede progetti immediatamente esecutivi per la messa in sicurezza dai rischi sempre maggiori derivanti da eventi climatici estremi su aree del Paese particolarmente vulnerabili. Interventi che fanno parte di un piano pluriennale fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e dal Ministro Costa e varato nel 2019 che in questa tranche ha previsto lo stanziamento di 262 milioni di euro.
“Si tratta di progetti esecutivi e cantierabili – proseguono i pentastellati – con il DL Agosto erano stati messi a disposizione degli enti locali e delle Regioni la società in house del Ministero dell’Ambiente Sogesid per aiutare le amministrazioni nella progettazione. Con la medesima legge, come ha spiegato il ministro Costa ai presidenti di Regione che sono commissari straordinari del dissesto idrogeologico, sono stati dati i poteri straordinari che permettono di ridurre del 40% i tempi. Inoltre ai Comuni interessati viene anticipato il 30% della spesa, in modo da permettere in tempi rapidi l’attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere”.
15.290.000 euro per l’avvio in Puglia di sei cantieri a tutela del territorio, tra questi rientra Polignano a mare con un finanziamento pari a 3milioni di euro.