Le intenzioni erano altre, si prevedeva un PUM, piano urbano della mobilità diverso in sinergia con le forze di opposizione e con il comitato “NO PUM”. Almeno questa era la volontà iniziale della maggioranza, dopo gli ultimi due anni di attuazione non proprio il linea con le esigenze dei cittadini. Inevitabilmente si era formata una cittadinanza di serie A e una serie B. I residenti in centro con il pass di colore blu o giallo, attraverso il quale è permesso parcheggiare all’interno delle strisce gialle. Diversamente invece per i residenti delle periferie, cittadini di serie B i quali non possono recarsi in centro per parcheggiare sulle strisce gialle e privi di qualsiasi pass.

Il comitato “NO Pum” attraverso la petizione popolare che ha visto la raccolta di molte firme di cittadini vorrebbe delle soluzioni anche per i cittadini dell’area extrapum. Partire dalla classificazione della lettera (Zona A – B – C – ecc) identificativa di Zona PUM di appartenenza, che permetta il parcheggio esclusivo e continuativo h24 nell’area di classificazione. Per gli extrapum non ci saranno limiti di area ma limiti di fasce orarie 8/13 – 16/21. Inoltre, si chiede un pass in vetrofania temporaneo continuativo h 24 per esigenze Sanitarie di assistenza domiciliare a congiunti residenti in area Pum, con presentazione di certificazione medica da presentare e rinnovare di volta in volta al Comandante della Polizia Locale.

“Vogliamo continuare la nostra battaglia – spiega invece il segretario di Forza Italia Franco Bianco – perché più di mille cittadini hanno espresso con forza la volontà di modificare il Piano della Mobilità Urbana, che non soddisfa le esigenze della maggioranza della popolazione. Noi chiediamo un rinvio totale all’anno prossimo, così da avere il tempo necessario per completare il processo di revisione già avviato. Per questo, noi siamo disposti a consegnare le firme della nostra petizione popolare, che ha avuto un grande seguito tra i polignanesi. Purtroppo, l’emergenza sanitaria ci ha fermato ma abbiamo raccolto più di mille firme, grazie anche al prezioso lavoro del Comitato No Pum.”

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