In un momento di crisi come quello che sta vivendo il settore turistico è arrivata la nuova decisione dell’amministrazione sulle autorizzazioni demaniali. Questo provvedimento si è reso utile perché il Comune di Polignano a mare, in quanto soggetto gestore del demanio marittimo è competente al rilascio delle concessioni demaniali marittime ricadenti sulla costa polignanese, alla loro proroga e alla verifica di sussistenza dei requisiti utili per procedere al rinnovo. Considerato che la Regione Puglia ha invitato i Comuni costieri, in linea con le direttive già espresse dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad applicare l’estensione quindicennale a mezzo di provvedimento ricognitivo costituente all’atto concessorio contenente i riferimenti alla nuova scadenza del titolo, alla fonte normativa e al ricalcolo, a partire dall’annualità 2021.

Al momento sul territorio polignanese sono presenti circa cinquanta concessioni demaniali, di cui solo dieci circa hanno una finalità turistico alberghiero. Per tanto il comune di Polignano a mare ha deciso di adeguarsi alla legge nazionale n. 145 del 2018 attraverso la quale si concede la proroga delle concessioni balneari, già disposta fino al 2033. All’interno del provvedimento però sarà inserita una clausola che cita:

“Sono fatte salve eventuali successive decisioni che saranno assunte dalla Corte di Giustizia U.E., dal legislatore nazionale e da qualsivoglia altra Autorità competente in materia, circa la compatibilità con la normativa comunitaria delle disposizioni nazionali sopra riportate (relative ad una reiterata proroga del termine di scadenza delle concessioni in esame), in relazione al rispetto di principi comunitari di tutela della concorrenza, parità di trattamento, proporzionalità e ragionevolezza, e quindi fatto salvo il potere di annullamento, revoca, decadenza o comunque disapplicazione da parte di questa Amministrazione Comunale del provvedimento in oggetto, per intervenute disposizioni legislative adottate dalle suddette Autorità” e “nel caso di disapplicazione della presente proroga da parte del legislatore nazionale, europeo o del “diritto vivente” , il concessionario è obbligato a riconsegnare immediatamente le aree oggetto di concessione, rinunciando sin d’ora a eventuali richieste di ristoro per i costi sostenuti, risarcimento danni, indennizzi o ulteriori restituzioni di somme (salvo quanto corrisposto a titolo di canone di concessione per il periodo di mancato utilizzo dell’area e delle opere per effetto della disapplicazione”.

Insomma come dire, noi ci adeguiamo alla legge ma se vi tolgono tutto senza darvi un centesimo in cambio sappiate che non è colpa nostra. Il tipico atteggiamento politichese da scarica barile.

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