Tra i provvedimenti adottati dal Governo italiano per aiutare cittadini ed imprese a fronteggiare la situazione di emergenza connessa all’epidemia Covid-19, vi è anche quello che disciplina il cosiddetto voucher “salva-vacanza”.
Il voucher è un titolo di credito. Viene rilasciato a coloro che, dopo aver prenotato o acquistato un soggiorno, versando il relativo prezzo o una caparra, sono costretti a rinunciare per una delle ragioni oggettive indicate dalla legge, quali ad esempio i divieti imposti dalle autorità o l’annullamento di eventi ai quali avrebbero dovuto partecipare.
E’ applicabile a tutti i contratti di soggiorno per i quali sia stato effettuato un pagamento e a tutte le strutture ricettive italiane, a prescindere dalla nazionalità del cliente e dalla sede dell’agenzia di viaggio o del portale attraverso cui è stata effettuata la prenotazione. Un meccanismo analogo è previsto anche per i titoli di viaggio (aereo, treno, nave, etc.) e per i pacchetti turistici.
Per richiedererloil cliente deve comunicare alla struttura ricettiva il ricorrere di una situazione di impossibilità sopravvenuta non oltre trenta giorni dopo la cessazione dell’impedimento, ovvero trenta giorni dall’annullamento, sospensione o rinvio dell’evento. La struttura ricettiva, entro quindici giorni dalla comunicazione, procede al rimborso del corrispettivo versato per il soggiorno ovvero all’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione.
Qualora la struttura abbia temporaneamente sospeso l’attività o la fornitura di alcuni servizi, potrà offrire, in alternativa al voucher, un servizio sostitutivo di qualità equivalente, superiore ovvero inferiore con restituzione della differenza di prezzo, ovvero procedere al rimborso del prezzo. Se la prenotazione viene cancellata per una ragione diversa da quelle previste dalla legge (ad esempio, la data del soggiorno o la località non sono soggetti a provvedimenti restrittivi), si applicano le regole normali previste dal contratto e dal codice civile. Molte persone vorrebbero prenotare la propria vacanza, ma sono indecise a causa della situazione di incertezza generale. Per agevolare i propri clienti, la gran parte delle strutture ricettive propone soluzioni flessibili, che consentono di prenotare oggi la vacanza, lasciando la possibilità di modificare le date successivamente.
La fonte istitutiva del bonus è l’articolo 88 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, che ha integrato l’articolo 28 del decreto-legge 2 marzo 2020 n. 9.