Il governo ha disposto delle regole precise per la ripartenza da quarantena, un modo per far ripartire l’economia ma anche per far tornare la normalità. Questa stessa normalità che in questi mesi è mancata, facendoci capire chiaramente cosa e come eravamo.
Rimarranno impressi nei nostri occhi i camion militari in fila mentre trasportano le tante bare di defunti deceduti a causa del coronavirus, come anche i cimiteri pieni bare in attesa di una degna sepoltura , senza il conforto di parenti. Al momento si registrano circa 30mila decessi in Italia a causa del covid-19, molti, anzi quasi tutti sono andati via senza l’ultimo saluto di un parente.
Ora con la fase 2 cambia anche il rito funebre, infatti secondo il decreto emanato dal governo i funerali si svolgeranno alla presenza di sole quindici persone che dovranno indossare le mascherine, in un luogo di culto sanificato, con una cerimonia il più rapida possibile e soprattutto senza alcun corteo di accompagnamento in modo da evitare assembramenti.
Le esequie dunque potranno essere celebrate in un solo luogo di culto, possibilmente all’aperto, che dovrà essere precedentemente sanificato. Potrà essere una chiesa, ma in questo caso il feretro non potrà essere poi accompagnato fino al cimitero, o uno spazio apposito individuato proprio in un cimitero. I partecipanti alla funzione dovranno prima essere sottoposti ad un termoscanner e non saranno ammessi con temperatura superiore a 37,5. La circolare del Viminale precisa che comunque, congiunti o altre persone, il numero dei partecipanti alla funzione non potrà superare le 15 unità.
A questo proposito i Parroci di Polignano a mare hanno predisposto, attraverso una lettera aperta le nuove regole per i riti funebri.
“Al termine di una lunga riunione di consultazione – si legge nella nota – noi tutti i parroci della nostra Città abbiamo stabilito dopo un’attenta riflessione e in accordo con il nostro Vescovo, di continuare la celebrazione dei funerali NON in chiesa, ma presso il cimitero. Tale decisione la prendiamo per continuare a salvaguardare il benessere e la salute della nostra Città e il lungo cammino faticoso che tutti insieme abbiamo compiuto fino ad oggi per sconfiggere questa terribile malattia. Pertanto – termina la nota – non essendoci ancora le condizioni idonee, non essendo dotati di termoscanner nonché di tutti gli strumenti appropriati per predisporre le precauzioni in ordine alla celebrazione all’interno delle nostre chiese parrocchiali, abbiamo fino a data da destinarsi, deciso di continuare la celebrazione delle esequie all’aperto, presso il cimitero.”