Attraverso una lettera aperta le associazioni di categoria del comune di Polignano a mare, associazione albergatori, ristoratori, commercianti e confartigianato, scrivono al Sindaco Domenico Vitto per chiedere interventi mirato per aiutare il comparto turistico/ristorativo e non solo.
“Tenuto conto del distanziamento sociale e del conseguente dimezzamento dei posti a sedere e quindi della clientela – si legge nella lettera – già preannunciato nelle linee guida emanate dall’OMS, chiediamo all’amministrazione Comunale di concedere gratuitamente il suolo pubblico, e aumentare fino al 30% quello occupato in prossimità dello stesso. A ciò si aggiungerò un possibile timore di una parte della clientela che potrebbe sentirsi ancora impaurita nel frequentare luoghi in cui sarà facile incontrare altre persone” – continua la nota.
Il riferimento è anche in termini di burocrazia che abbiamo avuto modo di conoscere e che è ben presente anche in tempi di crisi sanitaria. “L’operazione, sia di concessione di suolo pubblico che di ampliamento di suolo già concesso, deve essere semplice e immediata e deve seguire una corsia emergenziale e non ordinaria, in deroga al regolamento vigente – continua la nota – non va “burocratizzata”, con passaggi fra i più uffici e rimpalli di responsabilità, ma fondarsi solo su una dichiarazione autocertificata del richiedente intestatario della licenza.”
Ma le associazioni non si fermano solo al suolo pubblico, chiedendo anche l’eliminazione della Tari, “chiediamo inoltre anche l’eliminazione della tari o la riduzione della stessa in 12° per i mesi in cui le attività sono state chiuse.”
Insomma un grido di aiuto forte e compatto considerando che i numeri parlano di circa il 45% delle attività in difficoltà e che potrebbero chiudere definitivamente, un danno che inevitabilmente si ripercuote sulle tasche del comune. Ritorsione che in un comune piccolo come Polignano a mare potrebbe avere un contra colpo ancora maggiore e dove negli ultimi anni, con l’incremento del turismo c’è stato un aumento di investimenti proprio in questi settori. In queste condizioni diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo perduto che per adesso non sono ancora stati decisi. Bisogna invece agire subito e in sicurezza per evitare il collasso economico di migliaia di imprese.