Quanto si è parlato di runner in questo periodo di quarantena? Abbiamo imparato a conoscerli e qualcuno ha approfittato della situazione per uscire di casa, magari spacciandosi per runner professionista. Abbiamo imparato a conoscerli attraverso l’evento sportivo “CorsAmare”. Centinaia di atleti che hanno percorso le strade del paese, e forse qualcuno di noi gli ha presi pure a male parole perché non poteva usare l’auto. Abbiamo visto in loro tenacia, sacrificio e fatica, tutto in nome e per passione dello sport. Ma quello che ti insegna lo sport e in particolare la corsa podistica va oltre ogni ragionevole dubbio.

Tutto è fermo da due mesi; anche lo sport e gli sportivi, nel variegato mondo formato da atleti professionisti e semplici amatori, di ogni genere e specialità, dai più maturi ai più piccoli. Un mondo che a torto viene spesso rappresentato solo dal calcio e che, invece, vive della passione di tantissimi che praticano altri sport, minori quanto a budget ed interessi economici, non certo per capacità di inclusione.

“L’inclusione, questa straordinaria qualità propria di ogni attività sportiva, costituisce la premessa di un mondo che tutti vorremmo più solidale, specie in momenti di difficoltà come quello che viviamo – si legge nella nota dell’atletica Polignano – Forse è per questa ragione che il mondo sportivo, che produce numeri fantastici anche in termini di fatturato, che muove centinaia di migliaia di ragazzi, dagli oratori ai professionisti, di allenatori, dirigenti, collaboratori e semplici lavoratori del settore, ha saputo raccogliere il grido di aiuto proveniente dalle fasce più deboli della nostra società e da chi sta operando in prima linea per combattere l’epidemia. Sono tante le iniziative solidali e di volontariato promosse dalle società sportive o da singoli atleti. Perché lo sport è sì fermo, ma chi pratica sport è allenato al gioco di squadra, metafora del prendersi cura degli altri. E quanto ce n’è, di bisogno di sport, in questo pezzo di mondo in cui viviamo.”

“Sono le riflessioni che in questi giorni – continua la nota – fermi dalle attività federali, ci hanno animato. Tra tanti pensieri, considerare che una delle ultime gare corse in Puglia è stata CorsAmare, da noi organizzata lo scorso 23 Febbraio, che registra ogni anno consensi sempre più calorosi che ci inducono a responsabilizzarci, provando a migliorare ogni edizione.”

“Chissà se e quando ricominceranno le gare…ci chiedevamo. Così, pensando alle gare programmate e mancate, ecco l’idea. Se correre aiuta a star bene e vivere meglio, in tutti i sensi, vogliamo contribuire con la nostra corsa a far star meglio chi in questo momento ha bisogno di aiuto: chi ha scelto e corso CorsAmare è giusto che sappia che con il modesto utile residuato dalla quota di iscrizione ha contribuito alla donazione di 500 euro alla CARITAS locale. Abbiamo voluto rinunziare ad una trasferta sportiva gratis – termina l’atletica Polignano – per noi per poter beneficiare, anche con un pezzo del vostro cuore, chi in questo momento certamente soffre più di noi, dispiaciuti per le corse mancate.”

Grazie anche a Voi, allora, perché scegliendo CorsAmare avete contribuito ad una #maratonadamore. Speriamo di rivederci presto per corse e per…CorsAmare.

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