Non bisogna abbassare la guardia proprio in questo momento che la curva epidemiologica sembra essersi stabilizzata, ma questo non vuol dire che siamo fuori dalla crisi. Continuano anche i controlli della Polizia Locale che da quando è partita l’emergenza sono state controllate 630 persone circa, 4 denunce ex art. 650, cioè le denunce penali per il contenimento per evitare la diffusione del coronavirus. Undici invece sono le violazioni accertate, 27 attività commerciali controllate, di cui 4 sono i titolari di attività denunciati. Giornalmente dunque alcune pattuglie della polizia locale sono impegnate per i posti di blocco, mentre un’altra pattuglia provvede alla perlustrazione tra le vie del paese. Il comando mette a disposizione i moduli di autocertificazione nel momento in cui viene palesata una reale giustificazione di spostamento dal proprio domicilio, altrimenti scatta inevitabile la sanzione, come anche nel caso in cui si infrangono le leggi del codice della strada (revisione o assicurazione scaduta prima dell’emergenza).

Dunque Comandante ci descriva la situazione in cui vige Polignano a mare in questo stato di emergenza. “Dopo un primo momento in cui i cittadini hanno preso la situazione un po’ superficialmente, dovuto probabilmente alla fase iniziale e presi sicuramente alla sprovvista, devo ammettere che i polignanesi si sono comportanti con un apprezzabile senso di responsabilità. Certo non sono mancati momenti difficili, però tutto sommato c’è stata una grande volontà collaborativa dei cittadini.”
Sul fronte attività commerciale invece, come è stata la situazione? “Tranne isolatissimi casi di comportamenti anomali, nella stragrande maggioranza dei casi tutti gli operatori commerciali si sono comportati con serietà. Qualcuno ha provveduto spontaneamente a chiudere la propria attività. E’ chiaro che negli esercizi commerciali che nascono e si pongono come luogo di aggregazione ci sono state delle situazioni spiacevoli dove è stato necessario il nostro intervento, ma è rimasto tutto nei limiti.”
Ora cosa si prevede? “Ora temo una situazione di reattività, nel senso che un’indicazione, una direttiva o addirittura un riconoscimento di una possibile maggiore attività personale, come si può notare gia in questi giorni dopo la notizia della possibilità di poter passeggiare con il proprio figlio, si tradurrà nell’acquisizione a livello emotivo da parte di ognuna di una concessa maggiore libertà, questo potrebbe essere percepito come un “liberi tutti”, per cui i cittadini proverà ad riemergere da questo momento di isolamento.”
Potrebbe essere un danno e vanificare gli sforzi fatti finora? “Credo proprio di si, e spero che questo non accada perché potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti finora, ma anche come forma di rispetto di tutte quelle persone che stanno perdendo la vita.”
I casi accertati di contagio a Polignano rimangono ancora quattro, giusto? “Non ci sono aggiornamenti epidemiologici che facciano temere un incremento dei contagiati, sono ancora confermati i quattro. Che per altro sono fiero di dire che la situazione sta evolvendo in termini positivi per le persone coinvolte.”
Importante dunque questo momento, non bisogna abbassare la guardia. “Assolutamente no. E’ una fase particolare dell’emergenza e rilassarsi in questo momento potrebbe essere un danno per la nostra comunità. Vedendo i numero e confrontandoli con quelli delle altre regioni c’è da avere un ragionevole margine di fiducia e speranza che non si possa incorrere in fenomeni allarmanti fino alla fine, però tutto questo dipenderà dalla responsabilità con cui agiremo soprattutto nei prossimi giorni. Volevo anche ringraziare gli uomini e donne del comando che in questo momento si stanno comportando e dimostrando un grande attaccamento al paese e al senso di dovere.”