Il pagamento per il servizio della refezione scolastica e del trasporto, effettuato dai genitori, deve essere tracciabile per essere detraibile. Questo è quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, N. 160 del 27 dicembre 2019, art. 1, commi 679-680.
Dal 1° gennaio 2020, infatti, le spese detraibili nella misura del 19% dovranno essere effettuate con moneta elettronica, ovvero attraverso strumenti di pagamento tracciabili, pena la perdita del beneficio stesso. I pagamenti in contanti, quindi, sono esclusi se si vuole ottenere la detrazione per la dichiarazione dei redditi.
“Secondo quanto stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, anche il pagamento della mensa e del trasporto scolastico dovrebbe avvenire escludendo i contanti – spiega il consigliere comunale Domenico Pellegrini di Forza Italia – ma anche su questo aspetto, l’Amministrazione è ancora in ritardo e pare non essere ancora pronta ad accettare pagamenti telematici. Tutti quei genitori che stanno pagando i buoni pasto della mensa scolastica devono sapere che questi importi non potranno essere portati in detrazione per la dichiarazione dei redditi. In questo momento, non sappiamo se in tal senso ci sarà una proroga per il 730.”
“Negli altri comuni, invece, le cose sono già partite e vanno diversamente: è stato disattivato il pagamento in contanti presso le ricevitorie e sono stati istituiti dei conti corrente postali dove poter effettuare il pagamento. Ancora, altre amministrazioni hanno istituito delle postazioni dove poter pagare il servizio di refezione scolastica con il pago bancomat. A Polignano tutto questo non è ancora accaduto e si continua a pagare in contanti all’unico tabaccaio convenzionato. Tra i genitori pare non essere stata diffusa nessuna comunicazione ufficiale, anche se alcuni ci hanno dichiarato di utilizzare il sistema telematico “Pago PA” presente sul sito istituzionale del Comune di Polignano.”
“In ogni caso, non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Ente. Come sempre, l’Amministrazione è perennemente in ritardo – conclude Pellegrini – anche su questioni semplici e importanti come questa”.