Non è passato molto tempo da quando i ragazzi dei nostri paesi hanno manifestato per le vie del centro contro una politica sempre più di parole e poco di fatti in ambito ambientale. I capi mondiali si incontrano sempre più spesso nel nome dell’ambiente e di manovre necessarie da mettere in campo per tutelare il nostro habitat naturale, per poterlo preservare e consegnare intatto ai nostri figli. Tutte belle parole. Tutte notizie che vediamo nei TG e ci sembrano lontane, anzi lontanissime, senza renderci conto che è più vicino di quello che pensiamo.

E’ passato inosservato il problema depuratore a Polignano a mare, nell’estate appena trascorsa. La situazione sembrerebbe meno grave rispetto agli anni scorsi, anche se rimane disattesa la promessa del Vice Sindaco sullo spostamento del depuratore.

Ma sorvoliamo su questo tema che sappiamo bene che non si tratta di una cosa imminente, anche se la notizia faceva ben sperare, ma rimaniamo sul tema degli odori sgradevoli che invece continua ad farsi sentire in zona depuratore.

Il comitato “SOS depuratore” ci fa sapere che l’ultima rilevazione eseguita dall’ARPA Puglia sulla qualità dell’aria risale al lontano 2016 con punte di 16.90 ug/m3 di acido solfidrico, rispetto ai 7 ug/m3 previsti per legge e consentito dall’organizzazione Mondiale della Sanità.

Dati che non lasciano tranquilli i cittadini che la settimana scorsa sono tornati a chiedere, attraverso una lettera indirizzata al Sindaco Domenico Vitto, sottoscritto da 435 firme, il monitoraggio dell’aria attraverso una centralina da collocare nei pressi del depuratore per misurare gli inquinanti gassosi tipici dei processi di depurazione.

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