Il 4 Novembre sarà la data definitiva per sapere la conclusione della vicenda Costa Ripagnola a Polignano a mare. Un storia nata dopo i pareri favorevoli della Regione Puglia per la ristrutturazione e trasformazione dei trulli esistenti in un resort di lusso. Pareri che il presidente Michele Emiliano ha deciso di bloccare e di rivedere lo sviluppo turistico del paese, proponendo e forzando la decisione di istituire un parco Naturale su tutto il territorio polignanese, partendo appunto dal Costa Ripagnola fino a Cala Incina.
Nella giornata di ieri c’è stato il primo sopralluogo da parte dei carabinieri e della procura dopo il sequestro conservativo dell’area avvenuto qualche settimana fa con l’accusa di abuso di ufficio e di violazioni edilizie a carico di ignoti.
La regione dunque ha presentato le linee guida con il documento di indirizzo e le rispettive perimetrazioni provvisorie del parco. Argomento discusso nello scorso incontro con il comune di Polignano a mare e la Regione Puglia e dal quale non ci fu nessun punto d’incontro, in quanto il comune presentò una perimetrazione completamente diversa da quella proposta dalla Regione.
Secondo i ben informati dunque, tralasciando le perimetrazioni che possono anche essere accettate dall’ amministrazione quello su cui si dovrà lottare sono le norme con il quale verrà approvato il parco. Sono molti gli esempi di parchi naturali all’interno dei quali ci sono alberghi, strutture ricettive e tutto quello che concerne il turismo.
Quindi è questa la battaglia a cui è chiamato il comune di Polignano, tutelando il proprio territorio salvaguardando la natura.
Se la stessa magistratura -non per forza gli stessi magistrati- desse un occhiata a pochi metri da lì -i campeggi abusivi-, ed a qualche km da lì e proprio all’ingresso del paese -tutta l’area della fabbrica del ghiaccio e suoi dintorni. credo sia una B 4, dove hanno realizzato un intero quartiere senza alcun criterio edilizio ed urbanistico ed addirittura con strade degne e sufficienti, forse!, per farci giocare i bambini con le loro casette di barbie o villaggi degli indiani! Seguendo quelle vicende, da come sono partite a come si sono realizzate, troverebbero, di sicuro!, tracce della gestione allegra ed omissiva di molti responsabili con ruoli pubblici e non! P.S. Comunque, tanto per informare i lettori o frequentatori di questa pagina di informazione, da molti anni, se il paese e la collettività tutta davvero era interessata alla tutela della propria costa, vi era una pressante richiesta di fare un serio e tecnico-professionale convegno ad hoc sul possibile parco da realizzare! Inoltre, è dal maggio 2017 che siamo riusciti ad ottenere una delibera -n. 90- di giunta municipale votata all’unanimità! La stessa prevedeva ed ancora prevede un impegno di spesa per organizzare il suddetto convengno, ma nienta è stato fatto! Delibera scomparsa o insabbiata? Oggi, avremmo altro di cui discutere invece che rincorrere o provare a rintuzzare e bloccare le iniziative della magistratura inquirente o della regione puglia!
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