Papa Giovanni Paolo II scrisse una “Lettera agli anziani” in cui affermava che : “se ci soffermiamo ad analizzare la situazione attuale, constatiamo che presso alcuni popoli la vecchiaia è stimata e valorizzata; presso altri, invece, lo è molto meno a causa di una mentalità che pone al primo posto l’utilità immediata e la produttività dell’uomo”. Ovviamente il riferimento è alle società occidentali.
Gli anziani hanno il diritto, ma anche il desiderio di condurre una vita dignitosa e di partecipare, ancora in modo attivo e da protagonisti, alla vita sociale e culturale del Paese; magari in maniera diversa, nei modi e nei tempi, ma sicuramente non meno utilmente.
Ed è stato sempre il fiore all’occhiello del paese il centro anziani situato nei pressi di piazza Sant’Antonio. Accogliente, grande, vivibile e con tutti i confort che si possano desiderare. E’ stato teatro di molti incontri e feste, ma anche un modo per far vivere agli anziani dei momenti di svago e di aggregazione, continuando a far vivere i sapori e i momenti di un paese che sta cambiando radicalmente il modo di vivere.

Ora invece la situazione sta cambiando anche per gli anziani e per il punto di ritrovo, bisogna intervenire per migliorare le condizioni del centro che, pur avendo tantissimi iscritti, attualmente è frequentato da un numero assai ridotto, ma questo non vuol dire che deve essere completamente dimenticato. I primi segnali si sono verificati nelle parti strutturali che risultano essere in stato di degrado. Il ferro delle colonne portanti è venuto fuori, complice probabilmente le condizioni atmosferiche ma anche l’incuria di chi non ha prestato la massima attenzione. Anche il pavimento sembra chiedere attenzioni. Le mattonelle stanno venendo via una ad una.

Un quadro non bello quello del centro anziani, fiore all’occhiello degli anni passati ma che ora rischia di diventare un fiore appassito se non si corre ai ripari. Gli anziani rappresentano, in questo momento di crisi e incertezza di vita sociale e famigliare una risorsa importante per le giovani famiglie del paese.