Dopo i tanti tira e molla, le conferenze di servizi nominate in fretta e furia, i cambi di programma del presidente Emiliano, anche la Procura di bari decide di metterci il naso sul caso di Costa Ripagnola, per vederci chiaro, per capire realmente cosa è successo e quali sono le autorizzazioni in possesso.

Ricordiamo che in quel tratto di costa incontaminato e privato, in possesso della ditta Serim c’è stata qualche mese fa l’autorizzazione da parte della Regione Puglia a ristrutturare i trulli esistenti, trasformandoli in un resort di lusso per i turisti green.

Subito dopo l’autorizzazione a procedere i pastori della costa, un’associazione di conversano che si batte da sempre per la difesa di quel territorio ha messo in campo diverse iniziative, l’ultima un flash mob durante lo scorso festival del libro possibile alla presenza del Presidente Emiliano. Protesta che porto il presidente della Regione Puglia a rivedere le autorizzazioni e di promuovere, senza rendere partecipe i cittadini di Polignano, la realizzazione di un parco naturale.

Parco che sempre secondo la prima proposta avanzata da Emiliano si estenderebbe per 12Km cioè per tutta la costa polignanese, mettendo a rischio l’espansione di altri territori, fermi da anni.

Ora arriva puntuale l’inchiesta da parte della Procura di Bari che vuole accertare la correttezza del procedimento, attraverso l’acquisizione dei documenti autorizzativi. La Procura ha aperto un fascicolo dopo l’esposto presentato dalle associazioni ambientaliste che facevano notare delle anomalie tra il progetto presentato e le autorizzazioni rilasciate dagli uffici regionali.

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