Nella settimana calda di ferragosto, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha emesso la propria sentenza sul ricorso presentato nel 2018 dalla Teknoservice s.r.l., la ditta che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti e che nel 2017 aveva presentato un progetto per la realizzazione di un centro stoccaggio dei rifiuti. Successivamente, il Comune di Polignano aveva bloccato il progetto.
La Teknoservice aveva acquistato l’opificio industriale al fine di realizzare una struttura destinata al centro di recupero dei rifiuti nel 2013. Il Comune di Polignano nel 2014, riteneva ammissibile il cambio di destinazione d’uso da opificio agricolo a centro di recupero dei rifiuti. Effettuato il cambio di destinazione d’uso, la Teknoservice aveva ottenuto il certificato di agibilità dell’immobile e l’autorizzazione unica ambientale. Lo stop è avvenuto nel 2017, tanto da spingere l’azienda torinese a presentare ricorso al Tar.
Le opposizioni di Forza Italia e Forza Polignano chiedono l’immediata convocazione di un Consiglio comunale monotematico di Polignano con l’unico punto all’ordine del giorno, la sentenza emessa dal Tar. “L’amministrazione Vitto, non si sa per quale motivo, ha bloccato tutto questo, compreso le nuove opportunità lavorative – spiega il consigliere Domenico Pellegrini di Forza Italia – rischiamo di dover pagare un risarcimento milionario per danni e mancati introiti alla ditta piemontese.” Dello stesso parere, anche il consigliere Dino Lamanna di Forza Polignano. “L’Amministrazione Vitto deve spiegare ai cittadini cosa è accaduto.”
Secondo i ben informati, il progetto prevede lo stoccaggio di materiale plastico proveniente da tutti i paesi in cui la Teknoservice opera, e non solo dal territorio polignanese. Cosa che avrebbe insospettito il comune con il timore di eventuali danni al territorio.