Non si placano le polemiche sul progetto Costa ripagnola, dopo il dietrofront del presidente Michele Emiliano nel bloccare le autorizzazioni vigenti, che la stessa Regione Puglia ha concesso e che prevedevano la ristrutturazione dei trulli esistenti trasformandoli in piccole camere turistiche-alberghiere.
Il paese è diviso tra chi vorrebbe dare seguito al progetto, come l’amministrazione Vitto la quale si ritiene esterna alle varie autorizzazioni, vedendo un progressivo rilancio di altre aree del paese. Dall’altra parte invece c’è chi è entusiasta nell’essere riuscito a bloccare l’attuale progetto e a vedere vicina la realizzazione di un parco naturale.
Il 5 agosto si è riunito il comitato di “VIA” della Regione Puglia (valutazione di impatto ambientale), lo stesso che solo qualche mese fa aveva concesso le autorizzazioni. Si è riunito per dare corso alle attività di approfondimento già intraprese, con la quale si chiedono specifiche verifiche ambientali, urbanistiche e paesaggistiche sul progetto della Serim nell’area costa Ripagnola.
“Dopo un’attenta analisi – dichiara Barbara Valenzano direttore del dipartimento – si è ritenuto necessario acquisire gli atti dell’intero progetto, oggetto di istanza di finanziamento, le valutazioni ambientali di Arpa Puglia, il parere relativo alla conformità urbanistica dell’intervento, e quanto necessario ai fini dell’attuazione della legge regionale 19 del 1997, con cui la Regione identificava una serie di aree destinate a parchi, tra le quali era compresa anche quella di Costa Ripagnola. Gli esperti del Comitato – conclude la direttrice – hanno stilato una dettagliata relazione in cui già si delineano i presupposti per un riesame. I primi di settembre il Comitato Via tornerà a riunirsi per la chiusura della fase istruttoria”.
Quindi riassumendo, dopo che la Regione Puglia ha finanziato il progetto della SERIM con 2milioni di euro e ha concesso tutte le autorizzazioni necessaria, ora ci si accorge che ci sono tutti i presupposti per un riesame.