Non si placano le polemiche sulla decisione da parte della Regione Puglia di approvare il progetto del parco urbano a Costa Ripagnola. Dunque, dal comune di Polignano ci fu il consenso ad accettare il progetto presentato dalla SERIM sul parco naturale con in cambio, da parte del privato la realizzazione di un parcheggio pubblico che dava la possibilità di accedere alle bellissime spiagge liberamente.

Quando invece ad esprimersi è stata la Regione Puglia, circa qualche settimana fa, il parcheggio è stato completamente cancellato dal progetto, anzi consentendo la sosta sola alle attività alberghiere.

Quindi per la SERIM è andato tutto come previsto, mentre è stato completamente bocciato il volere del comune di Polignano a mare che affrontò il problema proprio durante un consiglio comunale.

A seguito di un incontro tenutosi in regione Puglia tra l’assessore Alfonso Pisicchio, contento dell’approvazione della Regione e che ha promesso che non ci sarà una goccia di cemento, e il comune di Polignano a mare, si cerca un accordo per  l’istituzione dell’area protetta, “Siamo in una fase di avvio delle procedure attraverso un confronto istituzionale – le parole di Pisicchio – occorre fare una pianificazione intelligente per creare una risorsa importante per tutto il territorio”.

Soddisfatto anche il Sindaco Vitto che ha voluto sottolineare di quanto interesse c’è in quella determinata zona, “per noi è importante valorizzarla  – le parole del Sindaco – altrimenti rischia di perdersi a causa dell’oblio e dell’abbandono, ovviamente nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti”. All’incontro era presenta anche il comune di Monopoli, per poter istituire un’area marina protetta nel tratto di mare tra Polignano e Monopoli, punto nel quale è stata ritrovata la barriera corallina. Il 22 Luglio le parti torneranno ad incontrarsi per stabilire le regola da intraprendere.

Nel frattempo continua la lotta dell’associazione “I pastori della costa”, che dopo il flash mob in piazza durante il libro possibile hanno lanciato una raccolta firme sul sito change.org,  con la quale sono arrivati a circa settemila consensi in poche settimane.

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