Camper che parcheggiano in zone vietate, turisti che parcheggiano tranquillamente sulle strisce gialle, pum attivo senza controllo, auto parcheggiate in doppia e tripla fila, difficoltà ad intervenire su richiesta dei cittadini, questo è tutto quello che sta vivendo il paese nel pieno della stagione estiva.

Manca poco nel dichiarare lo stato di emergenza sicurezza, soprattutto in questo momento quando ai quattro vigili stagionali in forze al comando per la stagione estiva non è stato rinnovato il prolungamento del contratto. Una situazione dalla quale non si vede soluzione, ricordiamo che è ancora fermo il bando promosso dall’amministrazione per l’assunzione di nuovi vigili. Il bando infatti è in attesa di risoluzione, nonostante siano state svolte le relative date di selezione e che mancherebbe solo l’ufficialità.

Oltre alle unità derivanti dal concorso si è in attesa anche del recente bando indetto dal ministero dell’interno per l’assunzione di quattro unità da destinare alla sicurezza sulle spiagge, per il quale il comune di Polignano a mare risulta vincitore con inizio attività programmato per i primi di Luglio.

Insomma il paese è lasciato allo sbando più totale e sarà sempre più difficile per i pochi vigili rimasti poter gestire un paese come Polignano in un periodo come quello estivo. Una situazione che capita forse nel momento più sbagliato con l’imminente festival del libro possibile che porta in paese migliaia di visitatori, oltre che al momento culminante della stagione balneare con i b&b completamente pieni.

Inevitabile anche la rivolta “facebookiana” che ha smosso le coscienze dell’opinione pubblica che come sempre si è divisa tra chi è contento, cosi si eviteranno altre multe e chi invece invoca dimissioni. Rimane pur sempre una rivolta sterile, anche se in questo momento ci si chiede dove sono le associazioni di categoria e tutte quelle forze politiche che dicono di voler bene al paese?

Non si può lasciare in questa situazione un comparto, come quello dei vigili urbani  importantissimo per la sicurezza del paese.

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