L’esame di maturità è l’ultima prova che gli studenti delle scuole superiori devono affrontare per arrivare al tanto agognato diploma. L’esame di Stato al termine della quinta superiore è composto da due prove scritte – soprannominate prima e seconda prova – e una prova orale. Quest’anno l’esame sarà leggermente diverso dagli anni precedenti a causa della riforma della Buona Scuola.
Le novità della nuova maturità sono state introdotte dalla riforma e ribadite dalla circolare Miur del 4 ottobre e dal DM del 26 novembre 2018 che ha definito argomenti e struttura della seconda prova. Cambiano anche i requisiti per l’ammissione all’esame, Invalsi e alternanza scuola lavoro non sono obbligatori per l’ammissione, lo saranno solo a partire dalla prossima maturità.
Cambia anche la prima prova di maturità 2019, gli studenti potranno scegliere tra tre tipologie e 7 tracce, la seconda prova potrebbe essere multidisciplinare e sono confermati i cambiamenti su voto e crediti, mentre all’orale sparisce la tesina.
La prima prova si terrà mercoledi 19 giugno, mentre la seconda prova giovedi 20 giugno, non è invece dato sapere quando inizieranno gli orali perchè la decisione viene presa singolarmente dalle scuole. Il giorno del primo scritto di italiano, che sarà uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall’indirizzo di studio, andrà scelta una traccia tra quelle messe a disposizione del Miur, da svolgere in un massimo di sei ore con il solo aiuto del vocabolario d’italiano.
Le tracce si divideranno in tre tipologie differenti, la prima è la traccia dell’analisi del testo: il Miur propone due possibili analisi del testo, che possono essere un brano di prosa o una poesia di un autore italiano vissuto nel periodo compreso dall’Unità di Italia ad oggi. Il maturando dovrà scegliere quale delle due tracce analizzare. La seconda tipologie è il testo argomentativo, traccia novità del 2019. Questa tipologia presenta a sua volta tre tracce che possono essere d’ambito: artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico, scientifico. L’ultima tipologia è la traccia del tema di attualità: è il “tema d’ordine generale”. Quest’anno il Miur fornità due tracce d’argomenti vicini alle esperienze dei maturandi.
Il secondo scritto è diverso per ogni indirizzo di studio e si svolge nello stesso giorno in tutta Italia. L’orale è l’ultima prova dell’esame di maturità e consiste in un’interrogazione incrociata su più materie. Stando alla circolare del 4 ottobre, infatti, nonostante l’alternanza scuola lavoro non sia obbligatoria per l’ammissione, sarà parte del colloquio orale. Quest’anno la tesina è stata abolita ed è stata rimpiazzata da una relazione sull’alternanza scuola lavoro. L’orale, a partire dal 2019, si svolgerà a partire da un argomento predisposto dalla commissione e sorteggiato dal candidato il giorno stesso del colloquio d’esame. All’orale si dovrà presentare anche una relazione sull’alternanza scuola lavoro, sottoforma di relazione o elaborato multimediale.
Per cimentarsi sui calcoli di voto finale con il quale si lascerà la scuola superiore si parte dall’orale dal quale la commissione assegnerà fino ad un massimo di 20 punti. A questi voti vanno poi aggiunti i crediti scolastici (massimo 40) con i quali si è ammessi all’esame e gli eventuali 5 punti di bonus che la commissione può decidere di attribuire. Dalla somma di tutti questi voti ne risulterà quello finale della maturità calcolato in ventesimi.