
Riparte da maggio il «Reddito di dignità 3.0», la nuova versione della misura regionale di sostegno al reddito approvata in aprile, che questa volta si rivolge direttamente a coloro che non abbiano avuto i requisiti per presentare la domanda nazionale del Reddito di Cittadinanza.
Le modalità di accesso alla misura e dunque, di selezione dei beneficiari, saranno dirette e semplici, in alcuni casi, in presenza di specifiche situazioni di fragilità, avverranno “d’ufficio”.
Fra le altre tipologie per le quali è stato messo a punto il ReD 3.0, vi sono coloro che versano in condizione di grave fragilità economica e che non potrebbero accedere al reddito di cittadinanza.
Sono oltre 71mila le domande per il Reddito di Cittadinanza presentate da cittadini pugliesi, ma non tutte verranno accolte e molte lo saranno con erogazioni molto basse.
“Sono ad esempio un disabile adulto senza supporto familiare – elenca la Regione Puglia – una donna vittima di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge. Per loro la possibilità di accesso è sempre attiva, già da inizio anno”.
Inoltre, a parità di ISEE a 9.360 euro, sono compresi anche coloro che, estromessi dalla misura nazionale, non hanno gli ultimi due anni continuativi di residenza in Italia.
La Giunta regionale, inoltre, ha scelto di rendere più facile l’accesso al ReD per le famiglie numerose e con almeno tre figli minori che, per la scala di equivalenza utilizzata dalla legge e per le modalità di calcolo del beneficio, o non avrebbero potuto accedere a reddito di cittadinanza o si sarebbero visti restituire importi molto bassi. Rientrano anche le famiglie al cui interno sia presente un disabile grave, famiglie numerose con 5 o più componenti e famiglie con almeno 3 figli minori, con un ISEE fino a 20.000 euro.
Chi riceverà il ReD 3.0 dovrà svolgere un tirocinio, oppure un lavoro di comunità a beneficio del proprio nucleo, del proprio condominio, del proprio quartiere o della propria comunità di riferimento.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione del beneficio economico del ReD agli aventi diritto non saranno più usate le carte acquisti, ma si opterà per il pagamento diretto di Regione per conto dei Comuni in favore dei cittadini tramite IBAN o carta.