
Una “Zona 30” è un’area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. La minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni.
Nelle suddette aree il progetto deve prevedere interventi che favoriscono pedoni e ciclisti come la riduzione dello spazio per la circolazione delle auto a favore di quello riservato alle piste ciclabili e ai percorsi pedonali, e la creazione di aree adibite a scopi sociali.
Per ridurre la velocità dei veicoli si possono usare rallentatori ottici e/o acustici, dossi, rialzi agli incroci, cuscini berlinesi, rotatorie e isole spartitraffico, senza creare ostacoli ai mezzi di soccorso.
L’istituzione di una Zona 30 comporta un aumento della sicurezza stradale, abbassando la velocità dai 50 km/h ai 30 km/h si riduce di oltre la metà lo spazio di arresto e si aumenta il raggio del cono visivo di chi conduce il veicolo. Le statistiche indicano che nelle Zone 30 si riduce il numero di incidenti e di feriti, e le lesioni fisiche sono meno gravi.
Con l’istituzione di una Zona 30 si riduce la fase di accelerazione dei veicoli, con conseguente diminuzione del consumo di carburante e di emissioni inquinanti, come anche la rumorosità del traffico si riduce. Altri paesi Europei hanno istituito la zona 30 come la Germania, nella quale già intorno al 1980 era incentivata dal Governo, in Austria, in Francia, in Svizzera e in Belgio. Graz (in Austria) è stata la prima città ad adottare la zona 30 in tutto il centro.
“Polignano ha la zona 30 sin dal 2005 – commenta Franco Mancini – quando ero in maggioranza con l’ex Sindaco Simone Di Giorgio e la comandante Maria Centrone, ora con questa nuova decisione abbiamo sancito che tutto il paese ha come limite di velocità 30. Un altro passo avanti verso un paese sempre più sostenibile e vivibile.”